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Nuntio Vobis
feb
17
2013
Riflessioni
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Scritto da Angela Fariello
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domenica 17 febbraio 2013 |
DOMENICA DI GESÙ VINCITORE
«Solo al Signore tuo Dio ti prostrerai»
La preghiera
Quando il dubbio ci assale;
quando ci sentiamo avviliti e
scoraggiati;
quando vediamo il pervertimento
dei buoni;
quando siamo troppo attaccati ai
beni terreni;
quando non vediamo le cose nella
luce del tuo Vangelo;
quando sale in noi lo spirito di
ribellione;
quando non sappiamo rassegnarci
alla nostra croce;
affinché siamo luce per chi non
crede così che possa crescere nel tuo amore,
Signore, aumenta la nostra fede!
Ravvivare la fede
Da sempre la liturgia quaresimale nella prima domenica ci presenta uno scontro fra due lottatori formidabili:uno con la forza suggestiva nelle cose, delle apparenze, dei piaceri, dell'auto-idolatria. L'altro con la potenza dello Spirito, conl soffio della sua bocca, con l'obbedienza llimitata al Padre. La vittoria segna un netto tre a zero
a favore del Messia. Da lì inizia la trasformazione del deserto in giardino. L'Eden invaso da spine e cardi sarà dissodato dall'aratro della croce per diventare dimora dell'uomo nuovo, che non ha bisogno solo di pani, perché il pane non basta alla fame dell'uomo.
L'impegno
La prima settimana di quaresima può essere accompagnata da un impegno concreto a renderci liberi dai condizionamenti. Rinuncia vuol dire libertà.
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feb
13
2013
Annunci Parrocchiali
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Scritto da Angela Fariello
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mercoledì 13 febbraio 2013 |
" Coraggio alzati"
13 febbraio - Mercoledì delle ceneri:
giorno di digiuno e astinenza. Il frutto delle nostre rinunce di tutto questo tempo lo potremo disporre nel cestino la domenica della solidarietà, secondo le indicazioni della Caritas diocesana.
S. Messe con imposizione delle sante ceneri: a S. Vincenzo ore 8.30
in Chiesa Madre ore 9.30 - 18.00 - 20.00
14 febbraio - Giovedi:
Ore 19.00: Adorazione Diocesana presso il seminario di Bari (dal Centro Parrocchiale partirà un pullman per chi vorrà partecipare).
15 febbraio - Venerdì:
Ore 19.15: Celebrazione di inizio Quaresima.
16 febbraio - Sabato:
Ore 16.00 presso il Centro Parrocchiale, Scuola di Formazione socio-politica.
17 febbraio - Prima Domenica di Quaresima
18 febbraio - Lunedì:
Catechesi per i ragazzi di 2° e 3° media e giovanissimi, secondo l'orario solito.
19 febbraio - Martedì:
Ore 19.00: Liturgia penitenziale comunitaria (con inizio delle confessioni individuali).
21 febbraio - Giovedì:
Ore 19.00 - 20.00: in Chiesa Madre, Adorazione Eucaristica Comunitaria.
22 Febbraio - Venerdì:
Ore 19.00: Via Crucis in Chiesa Madre animata dai membri del Consiglio Pastorale e del Consiglio Pastorale Affari Economici.
23 febbraio - Sabato:
Ore 21.00 - 24.00: Adorazione Eucaristica nottura per giovanissimi, giovani e adulti nella Chiesa di San Giuseppe.
24 febbraio - Seconda Domenica di Quaresima
(ricordiamo l'impegno etico ad esercitare il diritto-dovere di voto)
Ore 18.30 S. Messa e inizio novena in onre della Madonna di Costantinopoli.
28 febbraio - Giovedì:
Ore 19.30 Terza catechesi comunitaria tenuta da Mons. Michele Lenoci, docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica Pugliese, sulla Costituzione Conciliare "Dei Verbum".
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feb
13
2013
Riflessioni
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Scritto da Angela Fariello
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mercoledì 13 febbraio 2013 |
Abbiamo bisogno di trovarti, o Dio.
Più riceviamo nel silenzio della
preghiera, più daremo nella vita.
Abbiamo bisogno di silenzio, o Dio.
L'importante non è ciò che diciamo, ma ciò che tu dici attraverso di noi.
Tutte
le nostre parole saranno vane se non vengono da Te.
Resteremo certamente poveri finché
non avremo scoperto le parole che danno la luce di Cristo.
Resteremo ingenui, finché
non avremo imparato che ci sono silenzi più ricchi dello spreco di parole.
Resteremo degli inetti, finché non avremo compreso che, a mani giunte, si può
agire meglio che agitando le mani.
Abbiamo bisogno di trovarti, o Dio.
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feb
12
2013
Riflessioni
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Scritto da Angela Fariello
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martedì 12 febbraio 2013 |
Domande, attese, fiducia
Editoriale di Avvenire , 12 febbraio 2013
di Marco Tarquinio
Siamo sorpresi e scossi. Siamo commossi. Ed è naturale. Anche se i libri di storia dicono altro, è la prima volta - a memoria d'uomo e di cristiano - che un Papa «si dimette ». E senza dubbio è la prima volta che il mondo può ascoltare in diretta questo annuncio nell'antico idioma della Chiesa, il latino, e può vederlo propagarsi istantaneamente in tutte le possibili lingue dei popoli e della modernità. Certo, Benedetto XVI ci aveva invitato per tempo in modo aperto e sereno, a considerare la ragionevolezza cristiana e umana di un simile gesto. Ma un conto è considerare una evenienza, tutt'altro è misurarci con un evento. E a questo siamo. Trema la mano a scriverlo, e non di paura, ma di un incredulo eppure come già consolato dolore e di una strana gratitudine in cerca di conforto.
La nuova e straordinariamente umile scelta di Papa Benedetto - la volontà di consegnarsi dalla fine di questo febbraio a un servizio a Dio e ai fratelli fatto di silenzio, di nascondimento e di preghiera - completa (e, poco a poco, ci sarà sempre più chiaro) la decisione con la quale Joseph Ratzinger, servitore coraggioso e già anziano della parola limpida e profonda, accettò otto anni fa l'elezione al soglio di Pietro, chinandosi per amore alla volontà di Dio e alla richiesta della Chiesa e inchinandosi a noi tutti nel presentarsi come «umile lavoratore della vigna».
Ora, nel cuore di quest'Anno della Fede, l'umiltà e la grandezza di Pietro si manifestano in una maturata decisione di ritiro per sé e di indicazione alla comunità dei credenti della via dell'elezione di un più vigoroso «servo dei servi di Dio». Inevitabile tornare con la mente, e con identica commozione, a un altro distacco e a un altro grande ammaestramento che - sembra appena ieri - si manifestò nell'interezza del cammino infine faticoso e della voce infine spezzata di Giovanni Paolo II. Due facce distinte e complementari dell'umiltà evangelica ci sono state mostrate in esemplare sequenza in questo avvio del terzo millennio cristiano. E oggi, come ieri e come sempre, uno 'scandalo' e un 'segno' ci pongono di fronte e dentro a un avvenimento che tocca l'anima di ognuno, che segna la storia di tutti, che interroga e sprona in modo persino rivoluzionario la grande comunità di fede cattolica e parla a ogni altro credente in Gesù di Nazaret.
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feb
12
2013
Riflessioni
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Scritto da Redazione
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martedì 12 febbraio 2013 |
Il Pontefice, do po le sue dimissioni, si trasferirà temporaneamente a Castel Gandolfo e, dopo il Conclave, sarà ospitato dalle suore di clausura in Vaticano.
Sede vacante. Dalle ore 20.00 del 28 febbraio la sede di San Pietro sarà senza papa. Lo ha annunciato Benedetto XVI, a sorpresa, al termine del Concistoro convocato questa mattina per le canonizzazioni dei martiri di Otranto.
"Vi ho convocati", ha detto il Papa in latino, "anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino". Padre Federico Lombardi, portavoce vaticano, ha subito convocato un briefing con i giornalisti accreditati per distribuire la traduzione del discorso di Benedetto XVI e per spiegare che il Pontefice, dopo le sue dimissioni, si trasferirà temporaneamente a Castel Gandolfo e successivamente, quando saranno terminati i lavori nel monastero dove erano le suore di clausura in Vaticano, si trasferirà all'interno di quella struttura.
Padre Lombardi ha anche chiarito che il conclave sarà convocato in tempi brevi e che il successore di Benedetto XVI potrebbe già essere eletto per la Pasqua.
Dopo la dichiarazione del Papa, il decano del collegio cardinalizio Angelo Sodano, presente al Concistoro ha preso la parola per dire al Papa che "l'abbiamo ascoltato con senso di smarrimento, quasi del tutto increduli" e per assicurare che "prima del 28 febbraio, giorno in cui desidera mettere la parola "fine" a questo suo servizio pontificale, fatto con tanto amore, tanta umiltà, avremo modo di esprimere meglio i nostri sentimenti".
Sgomento in piazza e tra i fedeli man mano che la notizia si è diffusa a San Pietro. Escludendo Celestino V e il suo "gran rifiuto" ci si trova di fronte al primo caso di dimissioni di un Papa nella storia. "Una situazione del tutto nuova che stiamo affrontando momento per momento", ha insistito padre Lombardi riservandosi di tornare a parlare con i giornalisti appena ci saranno maggiori informazioni.
Fonte: famigliacrisitana.it
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